Spazi da legare

Mission Dolores park- guardare San Francisco dall’alto

Con l’arrivo di mia sorella Ambra, accolta con grande gioia da Carmen Sofia e Francesco (lui soprattutto ora ha qualcuno che gli dedica un po’ più di attenzioni), non ho più potuto posticipare il mio viaggio verso LA  città. Salvatore ci ha prestato la macchina e abbiamo risalito la 101 verso San Francisco.

Abbiamo lasciato alle spalle tutte le casette della Silicon Valley, i suoi garage dove spuntano computer e ipad e microchip, le sue varie Google, Apple, Yahoo, e piano piano ci siamo trovati nelle propaggini della città. Dapprima l’aereoporto, poi la discarica, poi uno dopo l’altro i vari capannoni di South San Francisco.

Ma poi, quando mi sono resa conto che la strada passava in mezzo a due specchi di baia, così vicina alla lieve increspatura dell’acqua, allora ho capito che gli occhi avrebbero goduto di un po’ di bellezza. 

Superato uno dei 50 colli sui quali è costruita San Francisco eccoci…. Finalmente in città. Abbiamo lasciato la freeway e ci siamo avventurate tra le strade saliscendi.



Ci stava venendo anche una certa fame per cui, ho scelto a caso uno dei posti consigliati da uno dei tanti siti di donne/mamme italiane all’estero, e siamo andate dirette verso Chloe’s, nel distretto di Mission.


La pancia non mente mai, poche volte si sbaglia.

 Abbiamo fatto un brunch di alto livello e poi ci siamo diretti verso un parco che appariva nelle mappe ad una distanza ragionevole.

L’obiettivo era starci un po’ con Franky e poi andare a vedere qualcosa di più turistico…

Peccato che dopo aver parcheggiato su una strada con pendio inenarrabile, ci siamo trovati davanti questa meraviglia:

Vista superba su San Francisco, un prato che diceva ‘rotolami’, un parco giochi in lontananza che più ci avvicinavamo più ci lasciava a bocca aperta. 
Io mi sono rammaricata duecentocinquantavolte di non aver portato Carmen Sofia con noi (robe di sensi di colpa inutili, la prossima volta la porto!). Il parco giochi, rinnovato ‘recentemente’, aveva attrazioni veramente speciali e belle e adatte a diversi tipi di età.

Franky è stato contentissimo e anche io e Ambra ci siamo avventurate in qualche scivolata.

Il parco ad un certo punto ha iniziato a riempirsi sempre più: mamme, bambini, tate, papà. Tutti lì con pranzo al sacco, cappellini, coperte e biciclette. C’erano anche alcuni bimbi più grandi e le loro maestre, probabilmente erano in gita: panini e tanta tanta voglia di correre in quello spazio immenso.

Dopo un’oretta di scivolate siamo andati via anche noi. Mentre risalivamo i colli abbiamo incontrato due bimbe che facevano passeggiare una tartaruga, due ragazzi che intonavano canzoni d’amore per Valentine’s day, gruppi di ragazzi con sketeboards e altro.

Abbiamo ripreso la macchina per un giro veloce in dowtown… e lungo il pier…

Saremmo dovute tornare subito ma… il sole era caldo e avvolgente e un altro panorama ci chiedeva di essere contemplato.

Però l’abbiamo pagata…. 

2 ore e mezza di traffico per tornare a casa! Auch!


 

 

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