Oggi Milano è vuota.
Da qualche anno non la vedevo così deserta: i milanesi che contano in barca a vela o sulle Alpi a riscoprire la Natura. I milanesi che non contano sui lettini a Riccione. Che poi: cosa conteranno mai? O cosa non conteranno? Le contano le stelle?
Io Milano la amo così, senza le folle del fuori Salone o delle settimane dedicate a questo o quel Santo tema markettaro. La amo in bicicletta con le strade vuote, la amo quando non si sovrappongono mille intenzioni, mille relazioni, mille reti, mille colori e profumi. La amo quando riesco a cogliere un solo elemento alla volta e riesco a sognarla diversa.
Sarà un limite della mia razionalità, sarà … sarà.
Milano oggi, ma anche ieri, era bella e vuota e ferma a pensare che cosa vuole essere.
Ma torneranno i milanesi e i non milanesi, e ricominceranno a proiettare su di essa i loro progetti e non progetti. Non l’ascolteranno: la violenteranno ancora per qualche sottoscala a 6.000 euro al metro quadro.
Io conto, tutti noi contiamo. Io conto ma sto in Liguria, con la spiaggia affollata, con il mare così così, con l’inospitalita dei liguri che ormai non hanno più remore a dirti in faccia che non sopportano i turisti.
L’estate la passo qui, da pensionata, e non so più com’è Milano deserta, calda, silente.
E qui la difendo, sempre, anche a sproposito, qui si erge il mio giudizio campanilista contro chi la critica, spesso senza conoscerla. Allora invito tutti a visitarla, evitando il Duomo, la Galleria, il Castello, via della Spiga.
Ad esempio:
Naviglio e vicolo dei lavandai
Colonne San Lorenzo
Casa degli Atellani e vigna di Leonardo
Basilica Sant’Ambrogio
Cripta del Santo Sepolcro
Labirinto di Pomodoro
Binario 21 che non fa mai male rinfrescare la memoria
Santuario di Santa Maria alla Fontana a cui mi legano tristi ricordi ma è una chicca.
Abbiamo musei e giardini da visitare.
Buona biciclettata, difficoltosa invero, mancano le piste ciclabili. E impariamo a passeggiare a testa in su, guardiamo le architetture di Milano, i grandi architetti del passato e del presente che hanno segnato con le loro matite tempi e stili.
A presto Samy, ti leggo sempre con grande affetto
Manuela
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che dire? ti porto sempre nel cuore! forse torno a scrivere un po’ 🙂
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