Mentre cerchiamo casa inizio a farmi un quadro della situazione housing qui nella Silicon Valley. Quando quindici anni fa sono stata in Texas per il mio anno ammericano sono rimasta molto impressionata dalla distesa di quartieri esclusivamente residenziali nei dintorni di Dallas. Tante villette, a un piano o due, con vialetto d’entrata e alberello, giardino sul retro etc etc. Nelle zone vicino al centro potevi trovare anche alcuni complessi con appartamenti che, solitamente, erano abitati dalle classi meno abbienti, o dai ragazzi che uscivano di casa e trovavano una sistemazione più economica.
Ma quello era il Texas… ed era 15 anni fa!
Qui in Silicon Valley la situazione è un po’ diversa: più varia, più complessa. Certamente ci sono i quartieri di villette su singolo lotto in quartieri prettamente residenziali. Alcune sono davvero bellissime. Durante le mie esplorazioni in autobus ho potuto vedere le bellissime case nelle street e avenue di Mountain View o le zone di Palo Alto vicino alla ricchissima Standford. Sono villette o villone con giardini curati e, ora sotto Natale, con illuminazioni natalizie anti risparmio energetico: renne, alberi, elfi, Babbi Natale gonfiabili, luci, lucine, effetti ottici… alcune più curate, altre meno. Tra le varie soluzioni di villetta su singolo lotto c’è anche la casa Eichler, ideata da Joseph Eichler tra il 1949 e il 1966. Dalla strada sembrano case normali, ma poi ti accorgi che qualcosa non torna: si vede il garage, una porticina e tutto il resto è una parete continua.
Poi, entrando, si apre un piccolo giardino zen e capisci la filosofia: la casa è tutta a vetrate, neanche un muro. Il giardino sul retro solitamente è un luogo di pace ed estraniamento dal mondo…
L’ispirazione deriva dalle case di Frank Lloyd Wright. Non che mi sia messa a cercarle per andarci ad abitare, non sono case che vengono messe in affitto. L’occasione di conoscerle è stata causale, un collega e amico di Salvo, che si è trasferito qui lo scorso anno, ne ha comprata una. Noi, per ora, e fino a quando, almeno, non farò 60 o 70 k, non abbiamo intenzione di fare mutui 🙂
Poi c’è la soluzione casa duplex

ad uno o due piani. Solitamente sono meno costose delle villette singole. Questo probabilmente perchè hai un vicino, con tutti i problemi che possono derivarne, ma è una soluzione interessante.
In giro si vedono anche le townhouse. Sono villette a schiera, più ‘europee’, di due o tre piani, spesso senza giardino. Molto belle e costose e solitamente in quartieri tutti residenziali ‘bene’.
Cerca che ti ricerca sono entrata in contatto con il mondo degli apartments. Quartieri di appartamenti con servizi in comune… una sorta di cohousing: piscina in comune, aree barbeque, spazio giochi per bambini, palestra, reception portineria con sorridenti dipendenti dell’ufficio leasing che quando arrivi ti offrono caramelle, ti fanno vedere gli appartamenti disponibili, ti mandano reminder degli appartamenti ancora liberi e che per il resto della giornata si occupano della manutenzione degli stabili, dei problemi degli inquilini etc etc. Interessante. Il costo varia molto: se sono stati rimodernati o meno, se sono vuoti o arredati etc.

Se sono stati rinnovati recentemente sono molto belli, molto design, molto urban, molto fighi. Se sono vecchia generazione lasciano un po’ a desiderare. Tra i servizi in comune a volte c’è anche la laundry, ossia la lavanderia. Questo però significa che in casa non c’è lavatrice né asciugatrice e che bisogna condividere i cestelli con chi capita e, a volte, con i loro cani o gatti, o bambini… insomma.. non sempre gestibile.
Abbiamo visto una o due soluzioni di questo tipo e, anche se le case erano belle, alla fine abbiamo cercato altro. Con due bambini … bla bla bla. Gli appartamenti nei complessi nuovi a me sono piaciuti, ma contando che probabilmente non andremo in palestra e non faremo il barbeque nelle aree comuni di questi complessi, abbiamo preferito concentrarci su altre tipologie. Se volete vedere un po’ qualcuno di questi appartamenti apparentemente meravigliosi fate un giro qui.
Adesso vann0 i condo, che poi sono come i nostri condomini: appartamenti privati in un palazzo.
Che altro? Ah, sì, ci sono i quartieri di mobile homes. Case a tutti gli effetti, ma mobili, che ti puoi portare dietro se decidi di cambiare quartiere, città, stato. Le case vengono ‘ospitate’ in dei quartieri appositi (uno di questo, come ho già scritto, è vicino alla casa dove siamo ora. Qui questi quartieri sono il regno dei messicani, ma in Florida sono la soluzione per i numerosi pensionati che decidono di trascorrere al caldo parte del loro anno.
Insomma… tante soluzioni differenti.
Abbiamo girato un bel po’, visto case bellissime, altre meno, incontrato manager improbabili e fatto un po’ di valutazioni. Poichè Salvo lavora qui a Sunnyvale e poichè è il primo posto che ho imparato a conoscere abbiamo ristretto le nostre ricerche su questo fazzoletto di terra. Non siamo gli unici… Tra Sunnyvale e Mountain View si sono insediate negli ultimi decenni tutte le aziende del settore e negli ultimi anni tutte le Google, Yahoo!, Facebook, Apple etc stanno costruendo qui, al centro del centro.
Non che abbia bisogno di star vicino a Google, ma… sicuramente c’entra anche una mia predisposizione ad avere il culo un po’ pesante. Nel senso che mi sposto volentieri, nella vita intendo, ma faccio un po’ di resistenza e mi piace conoscere e sentire i luoghi in cui abito. Fate conto che io prenderei casa anche qui dove siamo, temporaneamente, adesso.
Tra i criteri di scelta si è imposta, ovviamente, la vicinanza a qualcosa che ricorda una strada urbana, con un bar o un supermercato o un parrucchiere. La vicinanza alla biblioteca, a un mezzo parco (possibilmente non troppo disagiato), ad un a
Il centro di Sunnyvale è piccolino e non ha l’atmosfera che, ad esempio si respira a Mountain View, o a Los Gatos, ma per ora, finché non mi mappo mentalmente tutta la Silicon City, va bene. Il nome poi è di buon auspicio, quindi mi piace.
Poi abbiamo fatto una cernita anche di come sono le scuole. Ogni quartiere qui ha la sua scuola pubblica di riferimento e parte delle tasse che vengono pagate dai proprietari di casa sono utilizzati direttamente per finanziare la scuola del district. Quindi la relazione quartiere scuola è molto forte, e queste sono un po’ specchio del tipo di popolazione che è insediata. In realtà è vero anche che dove ci sono le scuole migliori il costo delle case si alza e quindi si piò optare anche per andare in un posto dove i costi sono più bassi e, eventualmente, decidere di andare ad una scuola privata. Qui in America il tipo di scuole che frequenti, dalle elementari in su, ha un impatto decisivo sulla possibilità di entrare in determinati college e università e, di conseguenza, sulla tua carriera lavorativa.
Ora… è vero che noi non abbiamo in programma di stare qui a vita, onestamente spero di poter affrontare l’adolescenza dei miei figli in Italia (sentimento di pancia, poi magari cambierò idea), però la scuola e la vicinanza alla futura scuola è stato un criterio di scelta.
Comunque: good news! Casa trovata! Siamo lì vicino alla Ellis Elementary, che poi è vicina a downtown di Sunnyvale. Il primo gennaio avremo le chiavi e potremo passare un po’ di tempo a cercar di capire cosa metterci dentro.