Dato che non ho la macchina, qui, nella Silicon City, son fregata.
Fortuna vuole che davanti al residence ci sia la fermata della metropolitana leggera che porta, in 20 30 minuti, a Mountain View e, in circa un’ora, a downtown San Josè.
Il pretesto è stato andare al Children Discovery Museum, museo dedicato ai bambini, presente in numerose città americane e anche qui nella valley.
Tutti svegli alle 5 del mattino perchè ancora il fuso orario non l’abbiamo proprio digerito… Salvo va al lavoro e noi verso le 8 ci prepariamo per uscire per il viaggio della speranza (speranza mia di arrivare sani e salvi.. e di tornare).

Alla fermata tantissimi ragazzi indiani con zaino, qualche messicana che va al lavoro e noi… pronti per le nostre 20 fermate…. la sveglia alle 5, in realtà, ha stroncato Franky, che ben presto si è addormentato. Carmen Sofia era leggermente più esaltata e ad ogni annuncio della signorina mi chiedeva: cosa ha detto? cosa ha detto? è la nostra fermata?
‘No, tesoro, la nostra fermata è fra un po’. Posso suonare io? No, tesoro, adesso no, quando ci dobbiamo fermare ti faccio suonare…
Peccato che quando dovevamo scendere noi davanti al bellissimo Children’s museum, il treno non si è fermato. è colpa mia, lo ammetto: in tutto il treno c’è scritto grande come una casa: il treno si ferma solo se suonate. ricordatevi di suonare per scendere dal treno…
Però, accipicchia, fino a quel momento neanche una volta aveva saltato lo stop. Inoltre, continuavo a sentire suoni, rumori strani … din, dong, don, ding… vabbeh… Siamo scesi alla fermata successiva, sarà stata 500 metri dopo, peccato fosse praticamente in mezzo ad un’autostrada, sotto un cavalcavia… in mezz al nulla.
Ero un po’ preoccupata perchè già temevo di dover aspettare mezz’ora tra le auto che sfrecciavano di qua e di la. .. fermata deserta. Vedo un tipo con stupenda giaca north face gialla arrivare e subito gli chiedo aiuto. Lui mi rassicura: in 4 minuti sarebbe arrivato il mio treno! Pericolo scampato!
Mi tranquillizzo e tranquillizzo Carmen Sofia. Arriva il treno e arriviamo a destinazione.

Il museo era ancora chiuso, abbiamo aspettato circa 10 minuti e siamo stati i primi ad entrare 🙂 Bello: tantissimi spazi gioco: quello per fare le bolle, quello per giocare con l’acqua, quello per fare gli esperimenti, quello per pitturarsi la faccia, quello con i dinosauri, quello per arrampicarsi etc etc etc….e ovviamente… una bella stanza per dipingere!
Onestamente è stata un po’ dura: Carmen Sofia voleva andare da una parte e Francesco dall’altra. Uno voleva andare in giro con il retino a mo’ di scopa, l’altra voleva guidare il camion dei pompieri… e io non potevo sdoppiarmi… Ma ce l’abbiamo fatta!
Lo so, lo so… cosa c’entra questa volta il titolo? Niente, mi piace mettere titoli a caso. Anche se in effetti più volte durante il viaggio (quando ho incontrato il tipo con la giacca gialla, quando ho cambiato treno per tornare a casa, quando sono scesa) arrivavano di continuo intense folate d’erba. In California dal 1996 l’uso di marijuana a scopo medico o terapeutico è legale e il mese scorso, oltre all’elezione del president, in California si votava per legalizzare la marijuana a scopo ricreativo… e, diciamolo… in giro si sente!
Comunque, tranquilli, noi eravamo felici e contenti anche senza far uso di erba alcuna!
Un pensiero riguardo “là dove c’era l’erba ora c’è… parte 2”