Questa domenica siamo andati a fare un giro al Big Basin Redwoods State Park. Si tratta del primo parco istituito in California, nel lontano 1902, e si trova nel cuore delle montagne di Santa Cruz, la catena montuosa che delimita a est la Silicon Valley.
Qui è possibile vedere alcuni esemplari di sequoie (Redwoods) che hanno più di 1.000 anni, si possono fare escursioni verso la costa e godere di panorami mozzafiato sull’oceano, è possibile campeggiare o fare un semplice pic nic.
Il parco è molto bello e, come tutti i parchi qui, ben curato: sentieri segnati e battuti, alcuni delimitati da staccionate, rangers in giro pronti a dare informazioni e spiegazioni. Abbiamo parcheggiato la macchina vicino alle strutture situate all’ingresso che offrono ai tanti turisti i servizi essenziali: ufficio informazioni, bagni, bar-caffè, museo, negozio di souvenir, reception per i campeggiatori.
L’entrata nei parchi nazionali è sempre a pagamento, di solito 10 dollari, e viene consegnato una mappa con i percorsi e in cui viene descritta brevemente la storia del parco. Inoltre viene consegnato un fogliettino da lasciare sul cruscotto in cui si chiedono informazioni sui visitatori (numero, età, avete del cibo?che percorsi pensate di fare? avete vestiti pesanti?), questo in caso alla chiusura del parco, dopo il tramonto, la macchina venga trovata dai rangers e possano partire le operazioni di recupero!
Dopo una breve sosta sui tavoli siamo partiti per la nostra spedizione.
Abbiamo scelto, per iniziare, uno dei percorsi più facili e brevi, il Redwood Loop Trail. Un percorso di poco più di un chilometro che permette di vedere alcuni tra gli alberi più antichi presenti nel parco e di comprendere un po’ più a fondo l’ecosistema delle foreste di sequoie.

Una delle cose più affascinanti è il fenomeno dei ‘circles’. Le alte sequoie disposte a cerchio testimoniano che qualche tempo fa proprio lì dove ora non c’è nulla sorgeva una sequoia millenaria. Questa dopo essere per vari motivi (vento, incendi, fulmini) morta, si è decomposta lasciando, come traccia del suo passaggio, la sua ‘figliolanza’, le sequoie germogliate dal suo tronco.


Camminando per la foresta si trovano svariati circles: in alcuni l’albero madre è appena caduto, in altri si sta decomponendo, in altri c’è il soffice e secco tappeto formato dagli aghi e dai piccoli rami caduti.
Altro fenomeno che lascia a bocca aperta è quello dei camini.

Tantissime sequoie sono mezze bruciate e hanno un ventre cavo. Spesso nelle foreste si sviluppano incendi che durano mesi e mesi e mentre alcuni alberi cadono, permettendo così di fare un po’ di pulizie, alcuni resistono.
Brucia la loro parte interna ma loro resistono. Così é stato anche per questo redwood che ha bruciato per 14 mesi! e che, oggi, è diventato un camino. A tutti gli effetti un camino.

L’albero è ancora vivo, cresce, gemma. Ma dentro è cavo.
Ed ecco che poco prima di tornare al ‘quartiere generale’, il sentiero mostra le sue due chicche: il padre e la madre della foresta. Il padre della foresta ha 1900 anni ed è alto 76 metri. Maestosa e spettacolare anche la madre della foresta, originariamente alta 100 metri (il Pirellone misura 127 metri, per avere un’idea), e ora, dopo che la cima è ceduta, alta 89 metri.

Finito il giro abbiamo fatto merenda con un gelato. Poi i bambini hanno giocato nello spazio anfiteatro e hanno fatto un po’ di arrampicata su una bellissima sequoia che giace lì accanto.

Ad un certo punto il cielo si è rannuvolato e siamo tornati a casa.
In California in questi mesi ha fatto un tempo un po’ atipico. Tanta pioggia, giorni addirittura freddi! Stamattina ha pure grandinato… Cose mai viste da queste parti!
Sono successe tante cose, ho avuto tante visite e sono stata in tanti posti nuovi. Giuro che in questi giorni vi racconterò un po’ di quello che ho vissuto in questa parte del mondo.
Per ora un saluto e un abbraccio a tutti!
